La migrazione oncologica extra-regionale nelle provincie di Catania (CT) e Messina (ME)

E-mail (autore per corrispondenza): 
marinecastaing@hotmail.com
Autore/i: 
M. Castaing, A. Torrisi, L. Calabretta, F. Bella, A. Di Prima, E. Giurato, A Ieni, A. Leone, P. Pesce, A. Torrisi, M. Varvarà, G. Benedetto, M. Fidelbo, S. Sciacchitano, E. Vasquez, S. Sciacca.
Istituto/i: 
Registro Tumori integrato di CT-ME-SR-EN, Università degli Studi di Catania - Dip. G.F. Ingrassia - Area Igiene e Sanità Pubblica.
Discussione: 
Binary Data
Materiali e metodi: 
Sono stati valutati tutti i ricoveri utilizzati dal registro tumori (codici ICD9 140-239+273, codici V di anamnesi e trattamenti) sia in regime ordinario che in day hospital al fine di verificare l’entità del fenomeno migratorio sul periodo 2006-2009 e per singolo anno, in termine di età (bambini/adolescenti [0-19 anni], adulti [20-69] e anziani [≥70 anni]), tipologia di prestazione (DRG medico o chirurgico) e per sede topografica separatamente per le 2 provincie. Sono state analizzate le sedi più rilevanti: prime vie aero-digestive, stomaco, colon-retto, polmone e bronchi, tiroide, melanoma, mammella, utero (cervice e corpo), ovaio, prostata, vescica, linfomi di Hodgkin e non Hodgkin, mielomi e leucemie. Le sedi del sistema emolinfopoietico sono state analizzate anche nel solo gruppo dei bambini/adolescenti.
Risultati: 
I ricoveri totali per tumori dal 2006 al 2009 a CT e a ME sono stati rispettivamente 158.707 e 110.643 di cui 4.2% e 8.6% erano extra-regionali. I ricoveri extra-regionali medici e chirurgici sono stati entrambi il 4.2% per la provincia di CT mentre il 10.3% e 7.3% rispettivamente per la provincia di ME corrispondenti a un rapporto DRG chirurgici/medici uguale a 1.00 a CT e 1.41 a ME. Le regioni verso le quali si concentra la fuga sono la Lombardia (32.0%), il Friuli-Venezia Giulia (11.4%), l’Emilia Romagna (11.4%), il Lazio (11.1%) e la Toscana (10.7%) per CT e la Lombardia (40.6%), il Lazio (12.1%), il Veneto (12.0%), l’Emilia-Romagna (8.9%) e la Toscana (8.4%) per ME. Per gruppi di età si è notato che i bambini/adolescenti, adulti e anziani migrano in percentuali diverse (rispettivamente 20.4, 4.5 e 1.9% a CT e 25.5, 10.0 e 4.8% a ME) e non per la stessa tipologia di ricovero (rapporto DRG chirurgici/medici per CT e ME rispettivamente pari a 0.46 e 0.55, 0.96 e 1.30 e 1.86 e 2.55). Nel corso degli anni 2006-2009 i ricoveri extra-regionali sono stati pari a 4.0, 4.0, 4.3 e 4.7% per CT e 8.5, 8.2, 9.0 e 9.0% per ME. Dall’analisi per singola sede (tabella) è emerso che la migrazione è più consistente per la provincia di ME per tutte le sedi e più rilevante (> del 10% di fuga) per le prime vie aero-digestive sia per CT che per ME (Lombardia maggiore via di fuga soprattutto per i ricoveri chirurgici, rapporto di 1.52 e 1.92), per i linfomi di Hodgkin e non Hodgkin (Lombardia maggiore via di fuga per ME e Friuli-Venezia Giulia per CT) e per la tiroide (Toscana, maggiore via di fuga soprattutto per i ricoveri medici, rapporto di 0.32 e 0.67). Dall’analisi che ha incrociato i gruppi di età agli anni di ricovero è apparso che la migrazione è relativamente costante nel tempo a parte quella che riguarda i bambini/adolescenti che sembra incrementata per ME (2006-2009: 17.2, 25.8, 31.9 e 26.8%). Infine, nella valutazione della migrazione per le sedi emolinfopoietiche nei bambini/adolescenti si è notato un incremento della migrazione per le leucemie più che per i linfomi, principalmente verso il Lazio per CT e verso la Lombardia per ME.
Obiettivi: 
La migrazione sanitaria è stata da sempre oggetto di studio sotto il profilo economico-giuridico, sanitario e sociale. Conoscere l’entità del fenomeno migratorio, della sua evoluzione nel corso degli anni, delle ragioni che inducono i pazienti a rivolgersi ad altre strutture al di fuori di quelle localizzate nella propria area di residenza, è importante al fine della programmazione degli investimenti e dei servizi a livello nazionale, regionale e locale. Il registro tumori di CT-ME-SR-EN, come tutti i registri meridionali, è particolarmente soggetto a migrazione sanitaria extra-regionale, che può essere valutata anche soltanto tramite il flusso delle SDO. Il presente studio si propone dunque di analizzare le SDO dei residenti delle provincie di CT e ME del periodo più recente disponibile (2006-2009) al fine di valutare il flusso di migrazione delle suddette provincie.