E-mail (autore per corrispondenza):
e.crocetti@ispo.toscana.it
Autore/i:
Crocetti E1, Buzzoni C3, Caldarella A1, Chiarugi A2, Corbinelli A1, Giusti F1, Intrieri T1, Manneschi G1, Nardini P2, Nemcova L1, Romeo G1, Sacchettini C1, Paci E1
Istituto/i:
1 Registro Tumori della Regione Toscana – ISPO, Firenze, 2 Servizio diagnosi precoce melanoma, ISPO, Firenze 3 Banca Dati Airtum c/o UO Epidemiologia Clinica e descrittiva – ISPO, Firenze
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Materiali e metodi:
Si sono utilizzati i dati del Registro Tumori della Regione Toscana relativi ai referti anatomopatologici dei casi di melanoma cutaneo in situ e infiltranti diagnosticati negli anni 2005-2008 in regione Toscana. Di ciascun soggetto è stata verificata la residenza in Regione Toscana e l’assenza di una precedente segnalazione anatomopatologica o da ricovero ospedaliero di melanoma. Si sono considerati solo i primi melanomi. I referti sono stati rivisti singolarmente e sono state estratte le principali variabili patologiche e cliniche. In questo studio si analizza la relazione fra l’età alla diagnosi e lo spessore di Breslow (in situ, <=1mm, >1mm<=2mm, >2<=3, >3<=4, >4, missing), sesso e categorie morfologiche. Il test t di Student è stato utilizzato per il confronto delle medie.
Risultati:
Il data set era costituito da 3251 casi di melanoma primitivo cutaneo. Siccome l’età media alla diagnosi è particolarmente elevata per i melanomi su Lentigo (71.83 anni) e considerato che questi sono una quota rilevante (47.7%) dei melanomi in situ si sono eliminati dalla analisi (237 casi). L’analisi si è basata su 3014 casi. L’età media alla diagnosi per categorie di Breslow è stata: in situ 53.71 anni (DS 16.08), <=1mm, 52.87 (16.13), 1-2 mm, 56.12 (0.82), 2-3mm, 61.33 (1.26), 3-4, 64.46 (1.64), >4 mm, 68.86 (1.08) e missing 64.55 (2.07). L’età alla diagnosi è risultata più elevata con differenza statisticamente significativa per i melanomi di 1-2mm rispetto a quelli <=1mm, per quelli 2-3 rispetto agli 1-2, per quelli >4 rispetto a quelli 3-4mm. L’età alla diagnosi è risultata più elevata ma non significativamente per i melanomi di spessore 3-4 rispetto a quelli 2-3. Non sono risultate differenza nell’età alla diagnosi fra i melanomi in situ e quelli invasivi <=1mm. Questo modello si mantiene nelle categorie morfologiche più frequenti, SSM (n.1767) e nas (n.909).Nella categoria ‘altre morfologie’ i melanomi in situ (6 melanomi maligni in nevo pigmentato, 3 melanomi acrali lentigginosi) presentano una età media alla diagnosi, 43.26 anni (DS 5.90), significativamente minore delle forme invasive <1mm (n.36, 58.14 anni, DS 18.78). Le donne hanno un’età alla diagnosi minore degli uomini nelle categorie di spessore fino a 3mm. In entrambi i sessi l’età alla diagnosi delle forme in situ e <=1mm non è diversa e si mantiene, più evidente nelle donne, la tendenza a età crescente per melanomi di spessore crescenti.
Obiettivi:
Verificare attraverso l’epidemiologia descrittiva l’ipotesi che il melanoma cutaneo sia una entità unica che progredisca in modo lineare e unidirezionale dalle forme pre-invasive a quelle invasive di progressivo e crescente spessore di invasione.