Il cancro gastrico in Romagna: un’analisi spaziale dei dati del Registro Tumori

E-mail (autore per corrispondenza): 
silvia.mancini@irst.emr.it
Autore/i: 
Silvia Mancini, Alessandra Ravaioli, Orietta Giuliani, Stefania Giorgetti, Americo Colamartini, Fabio Falcini, Lauro Bucchi
Istituto/i: 
Registro Tumori della Romagna, IRCCS-IRST, Via Piero Maroncelli 40, 47014 Meldola, Forlì-Cesena
Discussione: 
Binary Data
Materiali e metodi: 
Lo studio ha riguardato i casi di tumore dello stomaco incidenti nel periodo 1987-2008 tra la popolazione residente nelle Aziende USL (AUSL) che rappresentano il nucleo “storico”, cioè iniziale, del Registro Tumori della Romagna (RTRo): AUSL di Ravenna (distretto di Ravenna e Faenza) e AUSL di Forlì, con un numero complessivo di 24 comuni in studio. Sono stati calcolati: a) i tassi di incidenza standardizzati per età (popolazione standard Europea); b) i rapporti standardizzati di incidenza (SIR), utilizzando per la stima dei casi attesi il tasso di incidenza medio della Romagna (totale dei 24 comuni); c) i rischi relativi lisciati (RR), calcolati con approccio bayesiano, con ricorso a un modello condizionale autoregressivo (CAR). Le analisi b) e c) sono state svolte su dettaglio territoriale comunale, per classe di età (<60 anni, 60-79 anni e 80+ anni) e per periodo di diagnosi (1987-1990, 1996-1999, 2005-2008). Maschi e femmine sono stati considerati congiuntamente. La parte collinare e montana dell'area in studio si trova a sud dell'asse collega i Comuni di Meldola e Riolo Terme.
Risultati: 
Dal 1987 al 2008 sono stati registrati 5538 casi incidenti di tumore dello stomaco, tra i comuni inclusi nello studio il numero medio è stato di circa 230 casi (range: 23-1522). Inizialmente l’incidenza di malattia era concentrata nelle zona collinari e montane appartenenti all’AUSL di Forlì, mentre nell’ultimo periodo in analisi (2005-2008) il rischio di ammalarsi di cancro gastrico era uniforme su tutto il territorio. Questo pattern in particolare era evidente per le classi di età < 60 e 60-79 anni, al contrario tra gli ultra 80enni non si evidenziava un forte eccesso di rischio nei comuni montani o collinari neppure nei primi anni in studio.
Obiettivi: 
Da decenni, in molti Paesi, l’incidenza di cancro gastrico è in forte riduzione. Lo sviluppo socioeconomico e il miglioramento degli standard di vita (alimentazione, abitazioni, etc.) sono i principali fattori a cui è attribuita questa tendenza. La riduzione ha le caratteristiche di un fenomeno coorte-di-nascita dipendente: ogni nuova generazione che si affaccia ha un rischio di ammalarsi più basso della generazione che l’ha preceduta. Uno dei corollari di questo fenomeno è che il tasso di riduzione è più forte nelle popolazioni in cui l’incidenza è più alta. Infatti, il rientro da un’epidemia di cancro è causato dalla riduzione dell’esposizione ai fattori che causarono l’epidemia, che sono più spesso di tipo esogeno ed acquisito. In questo modo, la riduzione generale dell’incidenza di cancro gastrico si associa all’attenuazione delle differenze tra le popolazioni, cioè ad un’omogeneizzazione del rischio a livelli più bassi. Questa dinamica, in negativo, è perfettamente speculare alla dinamica che ha governato i fenomeni epidemici più importanti degli scorsi decenni, quelli del cancro polmonare e del melanoma cutaneo. Questo studio si poneva l’obiettivo di descrivere la distribuzione geografica dell’incidenza di cancro gastrico a livello comunale in Romagna, per gli anni compresi tra 1987-2008 e per classe di età. In passato, una quantità di dati d’incidenza e mortalità raccolti in Romagna hanno documentato livelli di rischio molto più alti nelle aree collinari e montane (con tassi tra i più alti del mondo occidentale) che nelle aree di pianura. Il razionale dello studio, secondo il modello descritto sopra, è duplice: (1) questa differenza dovrebbe attenuarsi nel tempo, e (2) questa attenuazione dovrebbe essere più forte tra le generazioni più giovani.