E-mail (autore per corrispondenza):
f.pannozzo@ausl.latina.it
Autore/i:
I.Sperduti(1); F.Pannozzo(2);S.Busco (3);A.Pacchiarotti(4);F.Ricci(5);A.Annetta(5);M.Natali(4);L.Macci (2);E.Bernazza(2)
Istituto/i:
1)Ifo-Regina Elena Roma;2)Registro Tumori Latina;3)UOC Epidemiologia ASL LT;4)LILT sezione di Latina;5) ASL Latina
Materiali e metodi:
Dal database del registro tumori di Latina sono stati selezionati tutti i casi di melanoma invasivo della cute per gli anni 2001-2009 . Le diagnosi istopatologiche antecedenti al 2002 sono state riclassificate secondo edizione AJCC del 2002. La sede è stata valutata utilizzando il codice ICDO3T .
L’ associazione tra sesso , spessore di Breslow ,sede , morfologia, ulcerazione e pratica del linfonodo sentinella è stata valutata mediante il test del chi quadro di Pearson. Non è stato possibile utilizzare il dato sull’indice mitotico.
Abbiamo applicato un modello di regressione logistico multivariato per identificare eventuali fattori associati alla non esecuzione del L.S.
E’ stato utilizzato il metodo Joint-point per valutare i cambiamenti dei trend temporali dell’incidenza del melanoma, stratificato anche per spessore e pratica del L.S.
Risultati:
Per l’intero periodo sono stati selezionati 716 casi di melanoma della cute (nel 52% donne),con copertura istologica nel 90.2%. La morfologia più rappresentata è il melanoma a diffusione superficiale nel 54.9%. Le localizzazioni più frequenti sono a carico degli arti (sup e inf nel 41%) e tronco-addome (38%). Il linfonodo sentinella è stato esaminato nel 30.2% dell’intera casistica e nel 7.7% si è registrato un approccio linfonodale non specificato. E’ stato possibile valutare lo spessore di Breslow in 590 casi (82.4%) dei quali il 43.9% superiore a 1mm. Il dato sull’ulcerazione è presente nel 86% di essi.
Considerando i melanomi con spessore >1mm, il LS è stato asportato nel 69.9% dei casi, pratica che si è registrata anche in un 13% di casi con spessore <1mm . Stratificando per età è emerso che nella fascia >65 anni, nel 61.8% dei casi con spessore >1mm non è stato eseguito il L.S mentre solo nel 13.2 % non è stato effettuato nella fascia < 40 anni.
Includendo in un modello logistico multivariato l’ulcerazione,l’età,il sesso e la sede, l’unico fattore indipendente associato alla non esecuzione del LS nel sottogruppo con spessore >1mm è risultata l’età. Mentre nel sottogruppo con spessore <1mm, l’unico fattore è l’ulcerazione.
Analizzando i trend temporali l’incidenza è risultata in aumento sia per i casi >1mm con APC 4.1 (CI95% -2.2/+10.7) che nei casi <1mm con APC 5.3 (CI95% -1.1 /+12.2).Il trend di esecuzione del L.S ha mostrato un APC di 8.2 (CI 95% -2.0/+19.5).
Obiettivi:
Negli ultimi venti anni si è osservato in Italia un evidente incremento dell’incidenza del melanoma, ed una stabilizzazione della mortalità . In diverse regioni , compresa la nostra provincia, sono state avviate campagne di prevenzione secondaria e pianificati percorsi assistenziali ad hoc compresa l’esecuzione del linfonodo sentinella (L.S.) ,indicata nei casi con spessore >1mm e al di sotto di 1mm in presenza di un indice mitotico >1mmq, ulcerazione o Livello di Clark superiore al IV, in accordo con “7th edition melanoma staging system”.
L’obiettivo dello studio è appunto valutare l’aderenza alle linee guida nell’esecuzione del linfonodo sentinella (L.S.) nel periodo 2001-2009;
Ulteriormente quello di valutare se la presenza di campagne di diagnosi precoci abbiano determinato nel tempo un incremento di melanomi a minore spessore.