29 SETTEMBRE- I numeri del cancro in Italia non sono positivi, con un aumento dei casi che pare non arrestarsi. In Emilia Romagna e Toscana si sopravvive di più. Sud fanalino coda
L'Italia spaccata in due. Stando alle percentuali sulla sopravvivenza dei malati di cancro a 5 anni dalla diagnosi, la fotografia che ne è esce è quella di un Paese spaccato in due – riporta la nota dell’AIOM. Al Nord, si registrano i tassi migliori, in particolare nelle prime tre posizioni si collocano Emilia-Romagna, Toscana (56% uomini e 65% donne in entrambe le Regioni) e Veneto (55% e 64%). In coda invece il Sud, con Sicilia (52% uomini e 60% donne), Sardegna (49% e 60%) e Campania (50% e 59%). Differenze che possono essere spiegate soprattutto con la scarsa adesione in queste aree ai programmi di screening che consentono di individuare la malattia in stadio iniziale, quando le possibilità di guarigione sono più alte, e con la preoccupante diffusione in queste Regioni di fattori di rischio come fumo, sedentarietà ed eccesso di peso.
Tutti questi dati fanno parte del censimento ufficiale, giunto all’ottava edizione, che descrive l’universo cancro in tempo reale grazie al lavoro dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), di Fondazione AIOM e di PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) raccolto nel volume ‘I numeri del cancro in Italia 2018’, presentato ieri all’Auditorium del Ministero della Salute in un convegno nazionale (disponibile nella versione per operatori e in quella per pazienti e cittadini).