L’8 ottobre è stato presentato presso l’Istituto Superiore di Sanità a Roma la decima edizione del volume “I Numeri del Cancro in italia”: un’analisi ufficiale, che descrive l’universo cancro in tempo reale grazie al lavoro dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), di Fondazione AIOM, PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), PASSI d’Argento e della Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPEC-IAP).
Ciò che emerge, in generale, da questo volume “I Numeri del Cancro in Italia, 2020” è che, sebbene con alcuni elementi di differenziazione, per molte patologie oncologiche i tassi di incidenza sono in progressiva riduzione. Risultano molto aumentati, in entrambi i sessi, i tassi di incidenza per il melanoma (dato questo imputabile ad una maggiore esposizione ai raggi ultravioletti, sia naturali che, particolarmente nei primi anni del millennio, artificiali) e i tumori del pancreas.
Tra le donne, viene confermato l’aumento del tumore del polmone (in questo caso dovuto alla maggior abitudine al fumo del sesso femminile rispetto al passato), mentre un lieve aumento si evidenzia anche nei tumori della mammella, verosimilmente per una maggiore estensione delle indagini diagnostiche e di screening di popolazione che porta ad individuare più casi (spesso precoci) rispetto al passato.
Risultano invece ridotti i tassi di incidenza in entrambi i sessi per i tumori dello stomaco (dato ormai evidenziato in riduzione progressiva da diversi anni) e per il tumore del fegato (dove potrebbe essere ipotizzato un effetto della vaccinazione antiepatite B e dei trattamenti anti epatite C). In riduzione, anche, le neoplasie prostatiche verosimilmente per il minor uso di PSA come test di screening. Riduzione progressiva si osserva nei tumori gastroenterici, ad eccezione del pancreas. Importante anche la riduzione del tasso di incidenza nel tumore del polmone nei maschi, imputabile alle campagne di prevenzione primaria contro il tabagismo.
Particolarmente rilevante appare il caso del colon-retto, in cui risulta evidente l’effetto dello screening, che è in grado, oltre che di individuare tumori in stadio iniziale, di rimuovere lesioni polipoidi precancerose ed impedire quindi l’insorgenza dei tumori colo-rettali. In termini assoluti, nel 2011, al momento della prima edizione de “I Numeri del cancro in Italia” i casi stimati erano 49.720 con una progressione che portava ad ipotizzare 55.815 casi nel 2020. In realtà si è osservato un incremento fino a 54.600 casi nel 2013 per poi stabilizzarsi intorno a 52.000 casi anno (53.000 nel 2017). Si è poi assistito ad un rapido e progressivo calo che ha portato per il 2020 a stimare 43.700 casi.
(Nella sezione Pubblicazioni è possibile scaricare l'intero volume)