Roberto Zanetti: Registri Tumori, quale futuro?

A cura di Marine Castaing:
 
Il dr Roberto Zanetti, vice-presidente del Fondo Anglesio Moroni, è un socio speciale in quanto socio fondatore di AIRTunm a lui è stato chiesto di fare il punto sul futuro dei Registr Tumori:
 
D - : Sulla base delle sua esperienza, cosa ci può dire delle evoluzione delle associazioni di Registri Tumori?
R -  “Risponderò alla sua domanda osservando che nella storia dello sviluppo dei Registri Tumori, quando nei singoli paesi essi hanno raggiunto la molteplicità, si è sentita la esigenza di fondare associazioni o reti di coordinamento. Questo è stato il caso di molti paesi Europei, del Nord America, di alcuni paesi Asiatici e dell'Australia. L'Africa sub-sahariana ha solo un coordinamento di scala continentale, mentre la Latino America non ha organizzazioni di coordinamento, e questo è oggi assicurato dallo Hub (con sede in Argentina) della Global Initiative for Cancer Registration. A questo si aggiungerà presto un Hub Caraibico, ed un altro in area Pacifico”.
 
D - Ci sono differenze tra le varie Associazioni Internazionali?
R - : “Le varie associazioni nazionali hanno fra loro somiglianze e differenze. A mio parere le due più ammirevoli sono la Nordamericana (NAACCR) e la Nord Europea (nota dal suo website di dati Nordcan). L'americana è una vigorosa ed efficiente organizzazione, che garantisce elevata qualità dei dati, ampia e tempestiva pubblicazione, collaborazione a lavori scientifici di utilizzo dei dati stessi. L'organizzazione nordica fa le stesse cose con pari efficienza della americana, ed ha un primato assoluto al mondo negli studi sui rischi occupazionali. Più problematico mi pare il commento possibile su due reti sovranazionali europee. L'una, il Gruppo GRELL ha avuto origini remote (nel 1976). La sua costituzione rifletteva, tra l'altro, sentimenti di ritardo e subalternità degli allora epidemiologi dei paesi di lingua latina (alcuni dei quali pur dotati di brillanti curricula personali) nei confronti del mondo anglosassone. Le riunioni dell'Ascensione, fino agli anni '90, hanno bensì costituito una occasione di debutto internazionale per i giovani registrars delle province del sud Europa. I giovani di oggi in tali aree fortunatamente padroneggiano l'inglese molto più frequentemente, e la tappa GRELL ha perduto gran parte delle suo significato nella loro formazione. L'altra, l'European Network of Cancer Registries è stata stabilita quando la Unione Europea ha cominciato a finanziare le ricerca applicata sul cancro. Tale rete, pur con mandato continentale, non è finora riuscita a seguire l'esempio della organizzazione americana ed ad emularne efficienza, autorevolezza e risultati.
 
Sul tema delle associazioni e reti di Registri, segnalo che la nuova edizione del manuale IARC Principles and Methods in Cancer Registration, di imminente uscita, reca un breve capitolo (autori Harry Comber ed il sottoscritto) sull'argomento. Segnalo inoltre che è in preparazione una special issue dell'European Journal of Cancer sui futuri sviluppi delle prevenzione del cancro in Europa: a tale numero monografico Stefano Rosso, Lidia Sacchetto ed io abbiamo contribuito con un capitolo sul futuro dei Registri Tumori Europei "